domenica 21 novembre 2010

365project • pic 85/365


• horror e fantascienza •

ho deciso di riciclare una polaroid che non si era sviluppata.
la conservavo da tempo sapendo che prima o poi mi sarebbe tornata utile.
ed oggi è il grande giorno a quanto pare.

non amo molto parlare di lavoro in questo blog, ma credo che questa volta potrò fare un'eccezione perchè l'argomento, a mio avviso, merita.

lavorare all'ipercoop di domenica è un'esperienza che, per chi non l'ha mai provata, è difficile da comprendere.
tu puoi cercare di spiegarla, cercare di far capire con che gente si ha a che fare, le situazioni assurde in cui ci si viene a trovare, ma mentre lo racconti hai sempre l'impressione che chi ti ascolta ti faccia sissì con la testa per poi pensare dentro di sè "sì ok..sarà anche un po' vero, ma stai esagerando e ingigantisci le cose di proposito, per sentirti ancora più vittima del lavoro domenicale".
se una di queste persone a cui lo racconti, per un caso del destino beffardo, dovesse diventare mai anche lei parte del mondo dei lavoratori domenicali del centro commerciale, si renderebbe conto che tu nelle tue epiche narrazioni non avevi ingrandito un bel niente e anzi, casomai, avevi anche tralasciato qualche particolare, altrimenti il tutto sarebbe diventato davvero troppo lungo e incredibile, benchè assolutamente veritiero.

la domenica all'ipercoop si divide in due fasi:

FASE 1: la mattina
durante la quale si è catapultati sul set di un qualsivoglia film di George A. Romero (per chi non lo sapesse, grandioso regista di film sugli Zombies tra cui "La notte dei morti viventi").
già molti minuti prima delle 9, orario di apertura, gli avventori sostano fuori dalle porte provvisti di carrelli, ombrelli, bambini e qualsiasi altra cosa gli sia venuta in mente di prendersi su da casa, quasi che la domenica al centro commerciale sia un'esperienza che necessita dell'adatto equipaggiamento per essere vissuta appieno.
sembra uno di quei film dove i protagonisti trovano rifugio al supermercato e gli zombies grattano contro le porte a vetri bramosi di mangiare loro i cervelli.
quando allo scoccare delle 9 in punto le porte si aprono loro avanzano, ancora rincoglioniti dalla levataccia mattutina, con la tipica andatura lenta e un po' confusa dei non morti.
giuro che è così e chi c'è lo sa.

due domeniche fa ho aperto e urlavo a quelli del negozio di fronte "arrivano! vogliono mangiarci il cervello!"
tenevo monitorata la situazione dalla galleria e benchè tutti ridessero per il fatto che stavo facendo l'idiota come mio solito, ho trovato quella scena davvero agghiacciante.

FASE 2: il pomeriggio.
qui i soggetti presi in esame sono più attivi: chi è dentro dalla mattina si è ribeccato con un lauto - per così dire - pasto alla "Corte del Gusto" (OMFG!), e chi è arrivato dopo pranzo è già sveglio di suo.
lo scenario cambia radicalmente.
non siamo più di fronte agli zombies di Romero.. adesso, se dal negozio guardi il viavai in galleria, ti sembra di essere alla stazione interplanetaria del film Man In Black: creature (sì proprio CREATURE perchè a volte ne vedi passare uno e ti chiedi "e quello che cazzo era??") di ogni tipo, provenienti da ogni dove che parlano i linguaggi più disparati, hanno le acconciature più improponibili, gli abbigliamenti più impensabili e hanno i modi di fare più diversi (modi di fare che spesso a te sembrano PURA E SEMPLICE MALEDUCAZIONE, ma probabilmente è solo questione di culture diverse: provenendo da pianeti anche molto lontani è chiaro che ci si possa fraintendere..hem..sì)

insomma: lavorare all'iper la domenica è davvero una gara dura, come si dice dalle nostre parti.

oggi per esempio avrei avuto voglia di mandare a cagare almeno un paio di persone. o almeno di resettargli la memoria con quel coso che aveva Will Smith nel film così da fargli dimenticare che cacchio di scarpe dovessero comprare e dirottarli che so..verso il supermercato.
ma l'azienda non ci fornisce tali mezzi e perciò tocca armarci solo della nostra, quasi inesauribile, pazienza.

beh, comunque anche stavolta è andata.
la guerra è ancora lunga..ma NON MI AVRANNO!!! (sto pensando di farmi mettere la capsula di cianuro in una delle otturazioni dei molari...per essere preparata giusto nel caso in cui le cose si mettessero male..ma è solo un'idea. per ora.)

buona domenica sera.
godetevela.
io di sicuro lo farò ;)

e.

5 commenti:

The Last Doctor ha detto...

Ti capisco al 100%!!!! Io ci lavorai all'iper di domenica (ero all' EB Games, che ora si chiama Game Stop).
Le scene dei carrelli me le ricordo benissimo! Tutti davanti all'entrata scalpitanti come se fosse scoppiata la guerra atomica! Poi appena aerti i cancelli vedi lo sciamare caotico di questi non morti carrello-muniti!
Che ricordi agghiaccianti! O.o

Enrico ha detto...

Io ieri ho lavorato in fiera, e volevo morire. Posso capirti, anche se lì il vero terrore erano i bimbi (e soprattutto sono consapevole di aver patito meno di un decimo delle tue sofferenze).
Forza & coraggio!

pretty in mad ha detto...

eh siamo in tanti a "soffrire" vedo!!!
cerchiamo di riderci su atrimenti è finita!!!

Valentina ha detto...

bellissimo questo!!!!! ne conosco un'altra che racconta queste cose....ed è proprio del negozio di fronte!!!!! anzi a dire il vero questo racconto lo stavamo attendendo con impazienza da una settimana!!!

pretty in mad ha detto...

Huauhauhauh!! Oddio andiamo bene!!
Spero siate rimasti soddisfatti di questo sunto domenicale cosi tanto atteso!!!
Huhauhauhhahahah!!